Lo schiacciatore giallonero inquadra la trasferta mantovana in arrivo contro la Kema
MONTICELLI (PIACENZA), 13 MARZO 2025 – Trasferta mantovana per la Canottieri Ongina, di scena sabato alle 20,30 ad Asola contro la Kema Asola Remedello nel ventunesimo appuntamento di serie B maschile girone C. I padroni di casa sono quart’ultimi a quota 15 punti e cercano punti salvezza, mentre i gialloneri piacentini condividono la nona piazza con Radici Products a quota 26 punti. A fare il punto della situazione in casa Canottieri è lo schiacciatore Giovanni Scaffidi.
La sua analisi parte dal ko casalingo di sabato scorso contro la Villa d’Oro Modena (1-3). “E’ stata una partita da montagne russe da parte nostra, ci siamo distinti per un primo set di alto livello, poi gli avversari secondi in classifica hanno mostrato il loro valore, sono cresciuti in termini tecnici e di voglia di portare a casa la partita, lottando con il coltello tra i denti, e l’hanno spuntata. La differenza è stata minima, abbiamo perso un set ai vantaggi e un altro a 22. Si parla di qualche dettaglio tecnico che dovremo essere bravi a migliorare in palestra per invertire il risultato nel caso in cui capitasse un’altra sfida così combattuta”.
“La squadra – prosegue Scaffidi – è viva, la qualità c’è, dobbiamo fare progressi in alcune nostre situazioni carenti per compiere un salto di qualità che ancora non riusciamo a mettere in atto. Continuo a pensare che non esprimiamo il nostro reale valore in campo. Ci sono state diverse situazioni non idilliache che ci hanno portato a lavorare a ranghi ridotti in settimana durante l’anno e questo ci ha limitato sotto questo punto di vista. Non sono alibi ma fattori che comunque impattano. Tra le difficoltà cerchiamo di ottenere il massimo risultato. Dispiace essere spesso molto vicini a prenderci soddisfazioni ma ci scappano sempre per poco. L’attenzione va alla cura del dettaglio per far sì che quella palla di differenza ora a favore dell’avversario passi dalla nostra parte. Sarà così fino a fine stagione, il risultato spesso dipende da noi”.
Ora sotto con la Kema. “Ci mancano nove partite alla fine, tutti lottano per qualcosa, chi per una salvezza matematica chi per i play off, ogni partita è un po’ una finale per tutti. Incontreremo una squadra agguerrita, lo sappiamo e ce lo aspettiamo. Dobbiamo interpretare bene la gara come atteggiamento e in termini tecnici e tattici per dimostrare il nostro valore. Fin da lunedì abbiamo cercato di costruire in palestra la vittoria desiderata del sabato. Asola non regalerà nulla: dovremo essere bravi noi a indirizzare la partita. La qualità del nostro servizio e del nostro muro-difesa determina un po’ le nostre sorti, è un aspetto importante. Sarà una sfida difficile, perché bisognerà lottare fino all’ultima palla”.
Nella foto di Deborah Frittoli, Giovanni Scaffidi, schiacciatore della Canottieri Ongina